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Dal palazzo musicale alla banchina del porto che suona l'organo, al rock duro di mio figlio. La musica al centro della mia vita.
La musica è sempre stata una costante nella mia vita. Nascendo in una famiglia musicale ho respirato note musicali fin da piccola. Non so suonare uno strumento, ma mi piace moltissimo cantare e canto continuamente: mentre faccio i lavori di casa, quando lavoro in cucina, mentre sono in giro in macchina e anche in scooter (con il rischio di ingoiare a sorpresa qualche animaletto volante… è già successo!).
Una volta mi hanno detto che sono come una radio, qualunque canzone passa in sottofondo la canto… le conosco tutte. Mio figlio, che ha quasi 6 anni, a volte mi dice di smettere di cantare perché vuole un po’ di silenzio!
La settimana scorsa ho fatto un piccolo intervento ad una gengiva e quando il dentista mi ha messo i punti mi ha detto che per 15 giorni (finché non me li avrebbe tolti) non avrei potuto sorridere né cantare a squarciagola per non fare movimenti che potessero mettere in tensione il labbro inferiore.
Ma ogni inconveniente che ti capita ha sempre un aspetto positivo, che ti fa riflettere, che ti fa capire qualcosa. Nel mio caso molte persone, molte più di quanto potessi immaginare, mi hanno detto che è stranissimo vedermi seria e che deve essere difficile per me non poter sorridere. Questo vuol dire che la gente mi vede sorridere molto e questa è stata per me una bellissima scoperta!
Il fatto di non poter cantare invece mi ha fatto capire quante volte al giorno canto e quanto mi manca non poterlo fare liberamente. Cantare ed ascoltare musica in generale è una vera e propria terapia per me.
La musica accompagna ogni momento della mia vita: quando sono carica canto a squarciagola il mio pezzo preferito “Smells like teen spirit” dei Nirvana (clicca per vedere il video). Quando sono triste ascolto canzoni malinconiche e il fatto di cantarle mi libera perché insieme alla voce escono anche le lacrime ed è proprio quello il momento dello sfogo. E dopo uno sfogo ci si sente molto molto meglio. Davvero, quando siete giù provate ad ascoltare una canzone malinconica, vedrete che se vi mettete a cantarla vi scatenerà una tempesta dentro che non riesco a spiegare ma che vi servirà ad esplodere, a lasciarvi andare ed a scaricare tutte le tensioni!
Quando passo in macchina per la campagna le mie canzoni preferite sono quelle del primo album di Tracy Chapman (un po’ datate, lo so): “Fast car” prima di tutte. Quando viaggio in autostrada invece quel nastro grigio infinito che si srotola fra città e montagne si sposa benissimo con “Money for nothing” dei Dire Straits.
La cosa che fa più ridere è la playlist del mio smartphone che va da Gianni Morandi ai Nirvana, da Mina a Frank Sinatra, dalla Pausini ai Radiohead. Mi piace ascoltare veramente di tutto. E faccio di tutto per trasferire questa passione per la musica a mio figlio. Anche nei suoi primi anni di vita in macchina non gli ho mai fatto ascoltare “Le tagliatelle di Nonna Pina” o “Il Coccodrillo come fa” ma “Come together” e “Get back” dei Beatles, “Girls and boys” dei Blur, Bruce Springsteen e i Clash. Ho notato che oggi gli piace molto il rock, quello vero. E mi fa un immenso piacere.
Da poco ho iniziato, dietro sua richiesta, a fargli prendere lezioni di pianoforte. Non mi interessa se un giorno suonerà oppure no, mi interessa solo avvicinarlo alla musica, fargliela amare, fare in modo che la senta dentro quanto la sento io. Perché la musica ti può dare un grande aiuto in ogni momento della tua vita.
La sua insegnante di pianoforte è una maestra elementare. Tutti i genitori della sua scuola hanno fatto una raccolta fondi e le hanno regalato un pianoforte da tenere in un’aula comune in modo da poter inserire anche ore di scuola di musica per i loro bimbi. Un’idea spettacolare!
Anche durante gli allestimenti di home staging la musica mi aiuta a sentirmi in relax dentro la casa per entrare più in sintonia, per capirla meglio, per poi saper tirare fuori il meglio di lei.
Ho letto di un palazzo musicale, si trova a Dresda in Germania. Ogni volta che piove grazie alle fessure ed i tubi applicati sulla facciata, il palazzo suona un’armonia! Da visitare assolutamente!
Qualche anno fa invece al “Cantiere Artistico” abbiamo esposto la bottiglia musicale per l’installazione “L’acqua è di tutti” degli artisti Claudio Ballestracci, Manolo Benvenuti e Giulio Accettulli. All’interno della bottiglia c’erano 3 “lavandini”. Quando facevi passare la mano sotto al rubinetto si fermava il flusso dell’acqua e contemporaneamente partiva un suono di strumenti, ritmico ed armonioso. Ogni rubinetto emanava suoni di strumenti e ritmi differenti, ma solo al passaggio della mano sotto l’acqua. Con il risultato che mettendosi in tre, ognuno posizionato davanti ad un lavandino, si poteva creare bellissima musica ogni volta diversa. Sono stata lì dentro per ore… Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=YWzX0R5vA7U
E lo sapete che sul porto di Zara, in Croazia, esiste un organo marino? I gradini di questa scalinata hanno delle fessure e ad ogni infrangersi delle onde contro banchina del porto emette un suono d’organo, a tratti un po’ inquietante ma molto suggestivo. Lo potete vedere ed ascoltare in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=Q4qx-siihA4 Incredibile vero?
Alcune canzoni sono strettamente legate a momenti particolari della mia vita, ad esempio mio babbo ha scritto una canzone per me nel 1978, dopo un mio periodo di malattia piuttosto pesante, si intitola “Creatura mia”. Dall’ultima volta in cui l’ho ascoltata saranno passati vent’anni ed ancora oggi per me è inascoltabile, davvero troppo emozionante. Un giorno forse potrò risentirla, quando sarò vecchia! Forse.
Chiudo questa pagina del mio mini diario con una canzone, allegra, direi gioiosa, di mio fratello Mirko, che parla della Musica del Mondo. Clicca qui ttp://www.dailymotion.com/video/x2v3zw1 alzati e balla. Su, dài, cosa fai ancora seduto?!!