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Hygge seconda parte... Il cibo
La Hygge come la felicità, si amplifica se condivisa
Un altro post sulla Hygge? Sì, perché mi piace occuparmi di questo argomento perché la Hygge è una cosa che adoro (anche se non ho ancora capito come si pronuncia e nemmeno se sia una parola maschile o femminile).
Abbiamo già parlato di luci e atmosfere, ma anche il cibo può essere molto Hygge: una bevanda calda in una bella tazza da abbracciare con la mano, una torta dolce e aromatica, una minestra fumante e ristoratrice. L’aroma del caffè che si diffonde per la casa, il pane appena sfornato, tiepido, croccante fuori e morbido dentro, che sa di nonne, di mani in pasta, di nuvole di farina.
La lentezza è Hygge e in questo periodo di clausura forzata causa emergenza sanitaria, stiamo facendo veramente un grande allenamento in questo. Goderci i momenti, i tempi dilatati, preparare un cibo fatto in casa, attendere i tempi di lievitazione, osservare la cottura nel forno, vedere che l’impasto si gonfia e poi diventa dorato.
Cucinare insieme agli amici può creare una grande intimità e farci godere molto di più quel momento. Mi è sempre piaciuto ospitare gli amici a casa e poiché non ho propriamente la passione per la cucina, la regola è sempre stata: ognuno porta qualcosa. Chi un primo piatto, chi un contorno, chi il dolce… così tutto era già pronto e dovevamo solo fare serata e stare insieme.
Poi ho letto questo libro (“Hygge, la via danese alla felicità” di Meik Wiking) e ho scoperto che si può stare insieme in modo ancora più intimo e profondo: cucinando insieme.
Ho cambiato la regola. Ognuno porta i suoi ingredienti, si cucina tutti insieme e poi si va a tavola e si assaggia tutto. La prima volta che ho provato è stato fantastico. Tutto il divertimento è prima, quando si prepara insieme, si sgomita in cucina, ci si ruba gli attrezzi a vicenda, ci si confronta sulle ricette e si parla di tutto. Cenare diventa una cosa in più.
Ho fatto così anche la sera di Capodanno. Ho organizzato una festa in casa mia con amici, musica e bambini. Unq confusione che non si può immaginare! Abbiamo passato tutta la serata in cucina. Lucio ha preparato un cacio e pepe mondiale, Matteo i monfrigoli con le seppie, Marco la piadina e i crescioni, Stefania il cotechino con le lenticchie, Lorenzo preparava i cocktail e così via… il tutto in contemporanea!
Dovreste provare, scegliendo il numero di persone in base alla capienza della vostra cucina, ricordandovi che un po’ si deve sgomitare e un po’ ci si deve intralciare altrimenti non c’è divertimento!
Questa è la foto di Pinterest con le modelle in cucina…
E questi siamo noi…
Quella sera eravamo una ventina e ci ho messo due giorni interi a far tornare la casa un minimo presentabile, ma è stata una serata indimenticabile, piena di contenuto emozionale.
Cenare insieme è bello ma preparare insieme è ancora meglio!
La Hygge, come la felicità, si amplifica se condivisa.